Bocciate le politiche fiscali della giunta regionale Rocca: cittadini del Lazio i più tassati d’Italia

Non si concretizza l’accordo con i sindacati proposto dall’assessore al Bilancio del Lazio, Gianfranco Righini, sull’addizionale regionale all’Irpef, a preoccuparli è la stangata in arrivo per le famiglie del Lazio: da gennaio 2024 lavoratori e pensionati con redditi medi e bassi si vedranno applicare una tassa del 3,33%  invece dell`1,73% e saranno i più tartassati d`Italia. “Speriamo che nessuno si ritenga soddisfatto e felice di questo risultato” commenta sui social Natale Di Cola, Segretario Generale della Cgil di Roma e del Lazio.

Questa misura costituisce un preoccupante passo indietro rispetto allo sconto già approvato da Zingaretti, che garantiva un significativo aiuto ai nuclei con reddito tra i 15 e i 35 mila euro e che la nuova giunta ha deciso di non rifinanziare. Una decisione che rende inefficace perfino la timida proposta di taglio dell’Irpef avanzata dall’esecutivo, guidato dalla stessa leader di partito di Righini.

“È un fatto importante di cui la giunta Rocca e il Consiglio regionale del Lazio devono tenere conto, attivandosi affinché si creino le condizioni per una proposta sulle politiche fiscali e sul bilancio regionale che sia in grado di raccogliere il più ampio consenso delle organizzazioni sindacali” continua Di Cola  “Auspichiamo che la Regione faccia un passo indietro e che adotti scelte politiche realmente a sostegno dei lavoratori, dei pensionati e delle loro famiglie, pesantemente colpite da questi anni di crisi”.

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