Dopo la tanto attesa riapertura del Pala Tiziano, la giunta Gualtieri stringe i tempi sulla soluzione definitiva per il recupero dello stadio Flaminio. Per strappare l’impianto capitolino al degrado sono tre le opzioni al vaglio, si parla di un’interlocuzione con la Lazio per una proposta di investimento che farebbe dello stadio di via Flaminia la casa della tifoseria biancoceleste. In secondo luogo c’è la proposta presentata da Cassa Depositi e Prestiti, presentata ma mai ufficializzata.
Una grande disponibilità arriva inoltre dalla Soprintendenza statale, per questa storica struttura sportiva che è stata anche inserita come location nel dossier per gli Europei di calcio del 2032. A questo si aggiunge la collaborazione con il presidente della Figc, Gabriele Gravina e la prospettiva di destinare possibili fondi straordinari alla riqualificazione. “Il Comune è pronto a fare la sua parte”, aggiunge l’assessore allo Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato.
Precisa infine: “Voglio sfatare i miti distruttivi che aleggiano sulla città. Ci sono i vincoli della Soprintendenza statale e della Sovrintendenza comunale, ma oggi è possibile superarli. Dobbiamo assumere una consapevolezza: o c’è la volontà di recuperare le strutture abbandonate da 15 anni, oppure nessuno potrà poi accampare pretese”.