È iniziata la fase II della formazione per il personale dipendente sui temi LGBT+, promossa da Roma Capitale con la coordinatrice Diritti LGBT+ Marilena Grassadonia e grazie al lavoro della Scuola di Formazione Capitolina e della U.O.Diritti LGBT . Oggi in Commissione capitolina Pari Opportunità la Presidente Michela Cicculli ha dichiarato tutto il suo supporto al fine di contrastare gli stereotipi culturali che non permettono ora a tutti e a tutte di sentirsi accolte secondo criteri di non discriminazione e nel rispetto della propria espressione di genere. “Roma su questo non può rimanere indietro anzi sta facendo da pioniera e ringrazio Grassadonia per questo”.
La prima fase che si è svolta nei mesi scorsi ha visto la partecipazione di circa 500 persone con 7 pillole formative messe a disposizione in modalità asincrona. Mercoledì comincia la fase II durante la quale si parlerà di linguaggio inclusivo con la prof.ssa Graziella Priulla, esperta linguista e già docente dellUniversità di Catania ed Eleonora Pinzuti esperta in questioni di genere. Seguiranno venerdì 15 settembre Chiara Antonucci, Monica Pasquino, Elena Fierli, Roberto Baiocco e Sara Marini sul ruolo dei servizi sociali e della scuola nei servizi per la comunità lgbtqia ed infine ad ottobre chiuderanno sul quadro normativo di riferimento il professor Angelo Schillaci e il dottor Luca Tavani.
“L’altissima partecipazione del personale capitolino anche a questa seconda fase ha reso necessario organizzare tre differenti edizioni di tre webinar ciascuna con la partecipazione di 9 docenti – commenta Marilena Grassadonia Coordinatrice Diritti LGBT di Roma Capitale – Ringrazio la Scuola di Formazione capitolina e la U.O Diritti LGBT per limpegno e lattenzione posta nella progettazione di questa seconda offerta formativa sui temi LGBT che darà modo al personale dipendente di approfondire i temi già trattati nelle precedenti pillole. Come Roma Capitale continuiamo a lavorare con impegno sugli obiettivi prefissati, con la profonda convinzione che la giusta formazione sia la base per il superamento di pregiudizi e discriminazioni”.