In una lettera si rivolgono al Sindaco chiedendo una netta revisione del provvedimento, fanno parte a tutti gli effetti della maggioranza e sono l’anima ambientalista della coalizione a guida Gualtieri. Indirizzano una lettera chiara per chiedere al sindaco di fermarsi e riformulare un nuovo intervento per migliorare la condizione di inquinanti in città senza colpire chi non può permettersi di comprare una nuova auto per condizioni socio economiche. Di seguito la lettera.
troviamo una soluzione. Insieme, per tutelare la salute e senza penalizzare chi è a basso reddito.
Abbiamo deciso di scriverle per chiedere di revisionare, insieme alle istituzioni competenti, il piano sulla nuova fascia verde che, come avrà verificato, non è stato compreso e sta generando forti tensioni sociali.
L’attuale piano, infatti, rischia di aumentare enormemente la distanza tra la cittadinanza e le ragioni della transizione ecologica.
Ridurre l’inquinamento e le emissioni di Co2, allontanandosi dai combustibili fossili, significa limitare i decessi da patologie cardio-polmonari e tutelare la salute pubblica. Ma per farlo occorre una strategia complessiva intervenendo su tutti i grandi centri di emissioni inquinanti a partire, ad esempio, dai sistemi di riscaldamento civili ed industriali obsoleti e non solo sulla mobilità urbana.
Le misure previste dal piano vanno accompagnate innanzitutto dal potenziamento del trasporto pubblico attuale, dall’estensione della mobilità condivisa che oggi si ferma ai quartieri più vicini al centro e dall’accelerazione della costruzione della nuova rete di mobilità su ferro. Senza questo impegno immediato e concreto, che passa anche dal rapido risanamento di Roma Metropolitane, sarà indispensabile rivedere le scadenze delle restrizioni della fascia verde.
Insieme al miglioramento necessario dei trasporti, che oggi sono insufficienti soprattutto fuori dai margini della fascia verde, è anche importante chiarire da subito, senza ambiguità, come sia possibile che la conversione dell’alimentazione propria auto con un impianto a GPL o a metano non sia più ritenuta compatibile al nuovo piano.
Dobbiamo prevedere incentivi per l’acquisto di veicoli di ultima generazione e di sistemi retrofit che permettono di trasformare un’auto con motore endotermico in una con motore elettrico. Incentivi che vanno rivolti alle fasce più deboli della popolazione, già messe in difficoltà dall’inflazione, con il coinvolgimento di tutte le istituzioni: Municipi, Roma Capitale, Regione Lazio e Governo.
Questa misura toccherà in modo significativo anche la popolazione dei comuni di cintura di cui lei è Sindaco metropolitano, che ogni giorno raggiunge la città per lavorare e studiare. Per questo ci aspettiamo attenzione e concretezza anche dalla Regione Lazio e dal Governo Meloni.
Dobbiamo chiedere con forza al Governo di riscuotere gli ingenti extraprofitti che le multinazionali dell’energia da fonti fossili hanno accumulato in questi ultimi due anni, per investirli in favore dei trasporti pubblici e della transizione ecologica.
Per accompagnare scelte così importanti, inoltre, crediamo sia utile investire nel coinvolgimento della popolazione residente, piuttosto che esclusivamente su sanzioni gravose che scaricherebbero ulteriori costi sulle fasce più deboli.
Tutto questo perché i cittadini, che a più riprese e con ogni mezzo in questi giorni hanno chiesto di essere ascoltati, non si sentano abbandonati.
Il programma presentato dalla Giunta capitolina ha la possibilità di cambiare la mentalità e la cultura della mobilità a Roma, dove ancora oggi i trasporti pubblici sono visti come veicoli di marginalità e non come servizi essenziali per l’inclusione. Per fare questo, però, il piano va assolutamente migliorato coniugando sostenibilità ambientale e sociale: due aspetti che devono procedere insieme e non contrastarsi.
I costi e gli effetti della conversione ecologica, che noi per primi vogliamo realizzare, non possono e non devono abbattersi sulla fascia di popolazione con un reddito basso o medio.
Se non risponderemo alla richiesta di aiuto della parte di città che non può permettersi di aderire da subito alle nuove regole, anche per le gravi mancanze del trasporto pubblico, rischiamo un cortocircuito irrecuperabile tra le ragioni dell’amministrazione e le preoccupazioni economiche e pratiche degli abitanti e delle aziende a basso fatturato dell’area metropolitana di Roma che non potranno più avere accesso in città se non acquistando una nuova vettura.
Questa è una battaglia di tutti e di tutte e insieme possiamo lavorare ad una soluzione che non lasci indietro nessuno.
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FIRMATARI:
Claudio Marotta, consigliere regionale
Roberto Eufemia ed Alessio Pascucci, consiglieri metropolitani.
Nando Bonessio, Michela Cicculli e Sandro Luparelli, consiglieri capitolini.
Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII.
I consiglieri ed assesori municipali Emanuela Ammerata, Paola Angelucci, Luca Blasi, Danilo Borrelli, Simone Colafranceschi, Carla Corciulo, Giulio Corrente, Valerio Facchinelli, Simone Filomena, Giovanni Forti, Lorenzo Giardinetti, Fabio Magrini, Daniela Marianello, Michele Marini, Giulio Marrocchini, Maurizio Mattana, Alessandro Morlupo, Iacopo Nunziato, Adriana Rosasco, Maya Vetri, Francesca Vetrugno, Enrico Zulli.